Gigi Masin: il padre dell’ambient Italiana

Gigi Masin: il padre dell’ambient Italiana

Gigi Masin è un compositore musicale italiano noto per il suo lavoro nel campo dell’ambient e della musica elettronica. È nato il 24 ottobre 1955 a Venezia.

La sua musica è caratterizzata da atmosfere sognanti, melodie eteree e suoni ambientali che spaziano tra il jazz, la musica classica e l’elettronica. La sua musica è spesso descritta come “ambient pop” o “new age”, anche se ogni etichetta nei confronti di tali musicisti a mio parere appare del tutto riduttiva. La sua infatti è un’esperienza sonora unica e personale.

Masin ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 14 anni. Ancor prima che da musicista, le sue prime esperienze musicali risalgono ai tempi delle radio libere. Iniziò a trasmettere con un apparecchio radiofonico che gli era stato regalato quando aveva dodici anni. Sicuramente la sua capacità di fondere insieme in uno stile unico più generi musicali è data dalla sua grande cultura musicale. Fin da bambino, ebbe l’opportunità di ascoltare generi diversi e di un certo spessore, come jazz, il folk e la classica. Questo inizialmente alimentò in lui l’idea di diventare un conduttore radiofonico. Negli anni Ottanta, a causa di problemi economici, dovette abbandonare il mondo della radio e si dedicò al teatro. Compose in questo periodo musica per spettacoli e documentari Rai.

In questi stessi anni formò la sua prima band chiamata Gaussian Curve insieme a Jonny Nash e Marco Sterk (conosciuto anche come Young Marco).

Da autididatta a “Padre dell’ elettronica ambient Italiana”

Gigi Masin era completamente autodidatta e nel 1986 autoprodusse il suo album di debutto, “Wind”. Organizzò pochissimi concerti, principalmente privati. Purtroppo, la maggior parte delle copie del suo primo album furono distrutte in seguito a un’inondazione che colpì la sua casa. Tuttavia, nel corso del tempo, l’album divenne un oggetto di culto, grazie anche ai campionamenti effettuati da artisti come Björk e Nujabes, che suscitarono un grande interesse verso l’artista. Nel 2014, l’etichetta discografica Music from Memory pubblicò una raccolta di composizioni inedite intitolata “Talk to the Sea”. L’anno successivo, Masin ristampò l’album “Wind” con la sua etichetta discografica The Bear On The Moon.

Wind il suo primo album

Il lavoro che consacra Gigi Masin “Padre dell’elettronica Italiana” è proprio l’album “Wind” del 1986. L’album è stato registrato utilizzando principalmente tastiere e sintetizzatori, e offre un viaggio emotivo attraverso paesaggi sonori evocativi. Un nuovo modo di intendere le sonorità elettroniche attraverso l’uso di sintetizzatori che ha aperto la strada a tantissimi altri musicisti.

Nonostante il suo talento e la sua influenza nella scena musicale ambient, Gigi Masin è rimasto relativamente in ombra per circa un decennio. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie all’interesse crescente per la musica ambient e alla riscoperta dei suoi lavori da parte di una nuova generazione di ascoltatori, Masin ha ottenuto maggiore visibilità e riconoscimento.

La sua musica è stata oggetto di ristampe e remix, e ha svolto concerti in tutto il mondo, guadagnando un seguito di fan sempre più numeroso. La sua influenza sulla musica elettronica e ambient è evidente, e la sua carriera è un esempio di come la passione e la dedizione possono portare alla creazione di opere musicali di grande bellezza e profondità.

La discografia di Gigi Masin:

1. “Wind” (1986)

2. “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 2” (con Charles Hayward e Lorenzo Senni) (1989)

3. “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 3” (con Charles Hayward e Lorenzo Senni) (1991)

4. “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 4” (con Charles Hayward e Lorenzo Senni) (1994)

5. “Talk to the Sea” (con Jonny Nash e Marco Sterk come Gaussian Curve) (2014)

6. “The Swimming City” (con Alessandro Monti) (2016)

7. “Kite” (con Jonny Nash) (2018)

8. “Calypso” (con Jonny Nash) (2019)

9. “Lost River” (con Charles Hayward e Lorenzo Senni) (2020)

10. “Underwater” (2021)

11. “Vahinè”

Proprio quest’ultimo lavoro consacra la sua maturità musicale. Questo è l’album in cui è chiaro il suo percorso. Quello di fondere strumenti elettronici ed acustici. Lo conferma con il primo brano Marlene, in cui dimostra tutta la sua padronanza non solo nella tecnica della definizione del suono ma anche dell’armonia. Tuttavia dopo il primo brano Masin si butta a capofitto nei suoni elettronici che come sempre ama contaminare con atmosfere orientaleggianti. A volte ci sono dei crescenti che non troviamo nei lavori precedenti e nonostante una maggiore aggressività la sua resta sempre una musica gentile.

Questi sono solo alcuni degli album più noti di Gigi Masin, ma ha anche collaborato in diversi progetti e pubblicato altre registrazioni nel corso degli anni. La sua discografia completa comprende una vasta gamma di lavori che spaziano tra vari stili musicali, ma tutti con la sua firma distintiva e unicità sonora.

Le collaborazioni musicali di Gigi Masin

Tra le collaborazioni più importanti spiccano

1. Jonny Nash: Ha collaborato con Jonny Nash nel progetto Gaussian Curve, insieme a Marco Sterk (Young Marco). Hanno pubblicato l’album “Talk to the Sea” nel 2014, seguito da “The Distance” nel 2017.

2. Charles Hayward: Ha collaborato con Charles Hayward e Lorenzo Senni nel progetto Les Nouvelles Musiques De Chambre. Hanno pubblicato diversi album insieme, tra cui “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 2” nel 1989, “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 3” nel 1991 e “Les Nouvelles Musiques De Chambre Volume 4” nel 1994. Hanno anche pubblicato “Lost River” nel 2020.

3. Alessandro Monti: Ha collaborato con Alessandro Monti per l’album “The Swimming City” nel 2016. Questo lavoro combina la musica di Masin con la poesia di Monti.

La sua ultima collaborazione quella con il pianista Greg Foat nell’album appena uscito Dolphin (2023).

Questi sono solo alcuni degli artisti con cui Gigi Masin ha collaborato nel corso della sua carriera. Le sue collaborazioni hanno contribuito ad arricchire la sua musica e hanno portato a risultati unici e da lui ci aspettiamo ancora tanto.

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