Kenny Garrett al Modo. Open Act Na.Sa. Unity Band

Kenny Garrett al Modo. Open Act Na.Sa. Unity Band

Kenny Garrett al Modo Ristorante di Salerno, lunedi 13 Marzo! Lo seppi con una telefonata. Ero davanti al pc come ogni sera prima di andare a letto, quando posso rilassarmi e scrivere non per lavoro ma per passione. Al telefono era mio fratello, entusiasta mi raccontò che di lì a breve avrebbe aperto il concerto di Kenny Garrett al Modo di Salerno. E lo avrebbe fatto con i NA.SA. Unity Band.

Se non conosci Kenny Garrett, un pò di storia è doverosa, perchè sto per parlarti di uno dei più grandi sassofonisti che siano esistiti. Anzi lui esiste e riesce ancora a regalarci fortissime emozioni, solo attraverso la sua musica.

Kenny Garrett

Figlio di sassofonista per diletto, nasce a Detroit nel 1960. La sua storia è tutt’altro che triste. Infatti già nel 1978 era membro dell’ Orchestra di Duke Ellington, diretta dal figlio Mercer. In questo periodo ancora non aveva inciso il suo primo album e si concentrò sulla musica di Mingus, come membro dell’orchestra di Mel Lewis. Il primo album da Bandleader arriva nel 1984: Introducing Kenny Garret. Ha registrato per grandi etichette, dall’Atlantic alla Warner Bros Records, che ha prodotto la maggior parte dei suoi lavori discografici più belli.

Tantissime le collaborazione con i più grandi del jazz: Miles Davis, Art Blakey, Joe Henderson, Brad Mehldau, Freddie Hubbard, McCoy Tyner, Chick Corea, John McLaughlin, Harbie Hancock, Ron Carter, Elvin Jones e tantissimi altri. Numerose le sue nomination al Grammy Awards.

All’ombra di Miles Davis

In tanti, anche io, abbiamo conosciuto Kenny Garrett come il sassofonista di Miles Davis. Non dimenticherò mai la prima volta in cui mi sono imbattuto in uno dei live più belli, ovvero quello del 1990 a Montreux. Prova a cercarlo su You Tube, è un concerto straordinario, credo il migliore del periodo elettrico di Davis. Un periodo in cui non era in gran forma, a differenza di Garrett che mostra tutto il suo splendore, il suo vigore e la sua potenza musicale. Questo periodo diede sicuramente tantissima visibilità all’altosassofonista, a tal punto che quando si parla di Kenny Garrett si tende sempre ad associarlo al nome di Miles Davis. Egli stesso lo ammette nella rivista “All About Jazz”, la sua permanenza per cinque anni nella formazione di Davis gli ha dato prestigio e notorietà. Ma allo stesso tempo non è stato semplice uscire dalla sua ombra.

Sono perfettamente d’accordo, perchè vivere all’ombra di Miles? Ma allo stesso tempo, mi chiedo come mai sia stato così difficile uscirne. Il sassofonista prima del suo primo disco, aveva già dimostrato di saper padroneggiare tecnica e armonia, al pari dei sassofonisti che lo avevano preceduto. La cura minuziosa e allo stesso tempo, la dimestichezza disinteressata nell’utilizzo dell’armonia quartale. Quel suo giocare con Up-Step e Down-Step modulation propri del jazz modale più moderno. E che dire della ricerca ritmica prevedibile e mai scontata, che ha fatto muovere la testa agli ascoltatori più attenti. Kenny Garrett non è l’ombra di nessuno, perchè è uno di migliori sassofonisti al mondo. Uno dei più innovativi e per affermarlo, non è necessario collegarlo alla figura di Miles.

Il concerto al Modo e l’open act dei Na.Sa. Unity Band

Perchè proprio i Na.Sa. Unity Band? Prima di tutto perchè è uno dei giovani quartetti jazz più forti d’ Italia, ma soprattutto perchè nella loro musica si sente forte l’influenza di grandi musicisti come Kenny Garrett. Lunedì 6 Marzo ad una settimana dal concerto al Modo di Salerno, abbiamo avuto l’onore di ospitarli in trio, al nostro consueto appuntamento con il salotto di Harlem Rhythms che va in onda ogni settimana su Radio Booonzo. Una serata rilassante, in cui ci hanno parlato del loro primo disco che si intitola Supernova. Abbiamo aperto la trasmissione con il primo brano del loro cd Tout Tan, in cui il sassofonista Federico Milone suona il soprano accompagnato da Francesco Galatro al contrabbasso, Alessio Busanca al piano e infine Luca Mignano alla batteria. L’intro di contrabbasso prepara un atmosfera a tratti soave, a tratti segretamente incalzante. Il solo tema è un crescendo che apre la strada a mood diversi, in cui impegnare i solisti della formazione. La caratteristica comune in tutti i brani è proprio questa. Chi conosce la loro musica, potrebbe riconoscere il tema, ma quello che può succedere prima di risuonarlo per concludere, si esprime con una sola parola: imprevedibilità.

Supernova non è solo il loro primo lavoro discografico. Ma anche un momento di incontro con due Jazzisti di grande spessore: Giulio Martino al sassofono e Pierpaolo Bisogno al vibrafono, che hanno saputo condire con la loro esperienza  l’idea jazz dei quattro giovani musicisti.

Il loro primo cd è venuto così bene che i Na.Sa. Unity Band stanno già pensando al prossimo lavoro discografico. A dircelo è stato il pianista Alessio al quale siamo riusciti a strappare la notizia. Con ogni probabilità si tratterà di un doppio Cd. Nel primo suoneranno i nuovi brani mentre nel secondo risuoneranno Supernova con un organico esteso che non si fermerà al quartetto.

Nell’attesa non resta altro da fare che andare al Modo lunedi sera 13 Marzo per ascoltare prima loro e poi il grande Kenny Garrett.

Pubblicato in Jazz

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